
Il referendum dei premi Ubu 2010
Abbiamo chiesto ai critici teatrali italiani e ad alcuni studiosi di rispondere al consueto referendum sulla stagione 2009-2010, riguardante spettacoli rappresentati per la prima volta tra il 1 luglio 2009 e il 30 giugno 2010. La votazione avviene per iscritto e in due fasi. Riportiamo qui di seguito le preferenze indicate da ciascuno alla prima tornata, che richiedeva di pronunciarsi sulle seguenti voci:
1. Spettacolo dell’anno
2. Miglior regia
3. Miglior scenografia
4. Miglior attore
5. Miglior attrice
6. Miglior attore non protagonista
7. Miglior attrice non protagonista
8. Nuovo attore o attrice (under 30)
9. Nuovo testo italiano o miglior ricerca drammaturgica
10. Nuovo testo straniero
11. Premi speciali riguardanti categorie di collaboratori agli spettacoli non comprese nell’elenco indicato o iniziative di particolare interesse attinenti alla scena, alla scrittura, all’organizzazione
12. Miglior spettacolo straniero presentato in Italia
N.B. I voti contrassegnati da un asterisco non sono validi perché non rispondono ai requisiti richiesti.
Carmelo Alberti
1. Roman e il suo cucciolo (Gassman – Erba); L’avaro (Teatro delle Albe – Marco Martinelli); Amleto (Maria Grazia Cipriani).
2. Massimo Castri, Finale di partita; Alessandro Gassman, Immanuel Kant di Bernhard; Carmelo Rifici, Dettagli.
3. Margherita Palli, Il mercante di Venezia (Luca Ronconi); Pietro Carriglio, La locandiera.
4. Alessandro Gassman (Roman e il suo cucciolo); Fausto Russo Alesi (Il mercante di Venezia); Fabrizio Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra).
5. Mariangela Melato (Il dolore); Arianna Scommegna (Cleopatràs); Sara Bertelà (Una specie di Alaska).
6. Francesco Colella (Dettagli); Arturo Cirillo (Otello).
7. Bruna Rossi (Il mercante di Venezia); Melania Giglio (Dettagli).
8. Giovanni Anzaldo (Roman e il suo cucciolo); Marta Cuscunà (È bello vivere liberi!).
9. 7-14-21-28, Antonio Rezza e Flavia Mastrella; La borto, Saverio La Ruina.
10. Dettagli (Norén – Rifici); L’inganno (Sleuth) (Compagnia Mauri – Sturno).
11. La compagnia Arte e Salute – in collaborazione con Nanni Garella e il Teatro Arena del Sole di Bologna – scommette sul teatro come salute e fattore di coesione civile (in collaborazione con i Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Emilia-Romagna), soprattutto dinanzi alla necessità di intervenire sul disagio mentale. Si tratta di un’azione che interviene sul significato della terapia collettiva, come coinvolgimento della comunità e valorizzazione del gioco rappresentativo. Un esempio: Il bicchiere della staffa, Il linguaggio della montagna, Party Time, tre atti unici di Harold Pinter; Luciano Bruno è l’attore che mette in scena la vita dei quartieri degradati di Catania, per parlare ai ragazzi della periferia siciliana: il monologo Librino (di e con Luciano Bruno, regia di Orazio Condorelli, sceneggiatura Giuseppe Scatà) è l’esempio di come sia possibile immergersi nelle incongruenze della società, osservando da vicino le prepotenze delle mafie e le degenerazioni dei quartieri maledetti, eppure riuscire a rendere tutto ciò un racconto personale e, insieme, universale.
12. Lipsynch (Robert Lepage); Shakespeares Sonette (Robert Wilson e Rufus Wainwright); L’ora in cui non sapevamo niente l’uno dell’altro (di Peter Handke, regia Viktor Bodó).
Nicola Arrigoni
1. [H] L_DOPA di Antono Latella per la straordinaria intensità scenica, per l’afflato etico, per la forza di un racconto che fa di parole e immagini i tasselli di un mondo che si spalanca all’aprirsi del sipario; Otello di Arturo Cirillo per una forte e coerente lettura registica che fa dell’impostazione attoriale, della definizione dello spazio scenico, della bellezza attuale di una tradizione cucita sugli attori, aspetti che rendono Otello un corpo coeso che fa breccia nel cuore e cervello degli spettatori.
2. Carmelo Rifici per Dettagli di Lars Norén per la capacità di concertare e sciogliere una vicenda complessa che procede per accumuli di temi e suggestioni, restituendo leggerezza e chiarezza di lettura drammaturgica; Maria Grazia Cipriani per la riscrittura e messinscena di un Amleto intenso, vero, che dà nuova luce alla tragedia shakespeariana; Massimo Castri per la coerenza di lettura, per la capacità di fare teatro “politico” con il vaudeville La presidentessa e critica drammaturgica con il “cechoviano” Finale di partita.
3. Guido Buganza per l’eleganza e funzionalità delle scene di Dettagli, un non luogo in cui si compiono le vite desituate dei personaggi di Lars Norén.
4. Fabrizio Gifuni per la straordinaria interpretazione d’attore e d’autore di L’ingegner Gadda va alla guerra. Fabrizio Gifuni è un satiro, un cantore della nostra follia, della deriva di un Paese e di un popolo, è pungolo della coscienza.
5. Federica Fracassi per avere incarnato con incredibile ferocia e dolente poesia il j’accuse di Corsia degli incurabili di Patrizia Valduga per la regia di Valter Malosti. Federica Fracassi è corpo-voce di straordinaria intensità, è parte del tutto, è strumento che risuona nelle mani di Valter Malosti; Arianna Scommegna per la sua energica, spiazzante Cleopatràs testoriana, esempio di parola incarnata, sarebbe piaciuta al drammaturgo di Novate Milanese; Elena Bucci per la sua Mirandolina, donna che sa il fatto suo, è donna che gestisce una locanda e che non può concedersi a frivolezze, è donna che sfidata risponde alla sfida. Elena Bucci dà vita a una Locandiera sulfurea che non ha nulla di lezioso, le cui atmosfere a tratti cupe ma mai tristi ricordano i quadri del Longhi.
6. Arturo Cirillo nel ruolo di Jago nell’Otello da lui stesso diretto. Cirillo costruisce un personaggio terribile, di forte impatto sul pubblico, regista interno all’azione drammatica di cui è carnefice e finirà con l’esserne vittima; Francesco Colella per la maturità dimostrata in Dettagli di Lars Norén nel delineare Stefan, un personaggio dai toni accesi e combattuti, a rischio mélo ma che Colella sa tenere abilmente a bada.
7. Melania Giglio in Dettagli per l’intensità con cui ha dato vita a Emma, una donna con aspirazioni di scrittrice, personaggio a forte rischio di banalizzazione che Giglio ha consegnato a una vibrante credibilità.
9. L’ingegner Gadda va alla guerra di Fabrizio Gifuni esempio di scrittura drammaturgica e intreccio di testi letterari di rara intensità, un lavoro che sa sciogliere il linguaggio gaddiano e intrecciarlo alla vicenda di Amleto. Una scrittura d’attore che è esempio di raro e intenso acume drammaturgico; 7-14-21-28 di Antonio Rezza dimostra con intelligenza cosa possa fare un attore autore, usando le armi del cabaret, dell’ironia e naturalmente del teatro intelligente e mai scontato.
10. Dettagli di Lars Norén per la voglia del testo di contenere un mondo, di raccontare un universo, scandito col ritmo appassionante di una soap; Eptalogia di Hieronymus Bosch di Rafael Spregelburd per la rara capacità espressiva di leggere la contemporaneità, per l’innovazione del linguaggio drammaturgico.
11. Il Progetto Prospero – soggetto promotore italiano Fondazione Emilia Romagna Teatri – per la forza di mettere in contatto artisti europei, per la volontà di costruire relazioni fra estetiche e linguaggi in nome di una contemporaneità mai banale, in nome di un’urgenza del raccontare l’oggi mai scontata e volenterosa di mettere in gioco punti di vista differenti.
12. La casa di Bernarda Alba di Federico Garcìa Lorca, regia di Lluís Pasqual, per precisione della messinscena, per la capacità di dare corpo e spazio al testo di Lorca, per la rara forza espressiva delle attrici e la sapiente scrittura scenica; John Gabriel Borkmann di Henrik Ibsen, regia di Thomas Ostermeier, per l’essenzialità della messinscena, la coerenza fra “riduzione drammaturgica” e resa scenica.
Antonio Audino
1. Pathosformel, La prima periferia.
2. Giovanni Guerrieri, Essedice; Tiziano Panici, Kvetch.
9. Michele Santeramo, Sequestro all’italiana; Saverio La Ruina, La borto.
11. Il progetto Punta Corsara; il progetto Ravenhill dell’Accademia degli Artefatti; il percorso di ricerca del gruppo Pathosformel.
12. Pina Bausch, Bamboo Blues; William Kentridge, Woyzeck on the Highveld.
Anna Bandettini
1. Pinter’s Anatony di ricci/forte e il loro teatro; Dies irae di Teatro Sotterraneo.
2. Lipsynch di Lepage*.
3. Lipsynch di Lepage*.
4. Fabrizio Gifuni, L’ingegner Gadda va alla guerra.
5. Elena Callegari, La Gilda del Mac Mahon.
6. Ivan Alovisio, Mercante di Venezia; Rolando Ravello, Tempesta.
8. Marta Cuscunà.
9. La borto di Saverio La Ruina.
10. Bizarra di Spregelburd.
11. Festival Kilowatt; festival Centrale Fies*.
12. Macbeth di Donnellan; Lipsynch di Lepage.
Rossella Battisti
1. Bizarra di Spregelburd al Napoli Teatro Festival per l’originalità del formato che segna una svolta nella struttura stessa della concezione di spettacolo teatrale.
2. Maria Grazia Cipriani per Amleto; Teatrino Giullare per La stanza di Pinter.
3. Cikuska per scene e maschere di La stanza di Pinter per Teatrino Giullare.
4. Michele Di Mauro in Enrico 4; Fausto Russo Alesi per 20 novembre.
5. Elsa Bossi per l’Amleto del Teatro del Carretto.
6. Giovanni Anzaldo in Roman e il suo cucciolo.
7. Ancora Elsa Bossi nell’Amleto del Carretto qualora non la si considerasse attrice protagonista.
8. Emiliano Masala per [H] L_DOPA di Latella.
9. Kvetch per la regia di Tiziano Panici come “intreccio drammaturgico di personaggi, ribaltamenti prospettici e freschezza visionaria di impianto”; Bizarra per l’impianto registico e attoriale.
10. La stanza di Pinter di Teatrino Giullare; Kvetch di Berkoff, regia di Tiziano Panici; Bizarra di Spregelburd al Napoli Teatro Festival.
11. Omaggio alla memoria di Pina Bausch, Merce Cunningham e Kazuo Ohno, tre pilastri della danza contemporanea scomparsi tra il 2009 e il 2010; Kilowatt Festival per l’attività di sguardi incrociati fra critica, pubblico e artisti.
12. Shakespeares Sonette di Bob Wilson.
Andrea Bisicchia
1. Bizarra; Immanuel Kant; Le sedie.
2. Castri (Finale di partita); Ferdinando Bruni (Shopping & Fucking); Alessandro Gassman (Immanuel Kant).
3. Margherita Palli (Il mercante); Marco Rossi (Giusto la fine del mondo)*.
4. Fabrizio Gifuni (L’ingegner Gadda); Roberto Trifirò (L’amante); Giorgio Albertazzi (La casa di Ramallah).
5. Mariangela Melato (Il dolore); Federica Fracassi (Corsia degli incurabili); Adriana Asti (Giorni felici)*.
6. Pierluigi Corallo (Il mercante); Francesco Colella (Il mercante).
7. Bruna Rossi (Il mercante).
8. Giuseppe Amato e Clio Cipolletta (Sogno di una notte).
9. Antonio Tarantino (La casa di Ramallah); Angelo Longoni (Col piede giusto); Mimmo Sorrentino (Pendolari).
10. Eva Peron (Copi)*; Shopping & Fucking (Ravenhill); Giusto la fine del mondo (Lagarce)*.
11. Andrée Ruth Shammah per la creazione dello spazio polivalente e multisala.
12. La vida es sueño (Compagnia Siglo de Oro); La casa di Bernarda Alba (Teatre Nacional de Catalunya).
Mario Brandolin
1. Le signorine di Wilko; Shylock. Il mercante di Venezia in prova; Donna Rosita nubile.
2. Alvis Hermanis (Le signorine di Wilko); ricci/forte (Pinter’s Anatomy); Arturo Cirillo (Otello).
3. Le signorine di Wilko.
4. Moni Ovadia (Shylock); Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra); Marco Paolini (La pellagra via sms).
5. Ottavia Piccolo (Donna non rieducabile); Francesca Mazza (La madre* di Mark Ravenhill); Anna Maria Guarnieri (Antonio e Cleopatra alle corse)*.
6. Ruggero Cara (Shylock).
7. Laura Marinoni (Le signorine di Wilko).
8. Marta Cuscunà (È bello vivere liberi!); Alessandro Rugnone (Shopping & Fucking); Sara Cianfriglia (Provando in nome della madre di Erri De Luca).
10. Mark Ravenhill: La madre* e Nascita di una nazione*.
11. Progetto Ravenhill – Accademia degli Artefatti.
12. Bamboo Blues (Pina Bausch).
Giorgio Sebastiano Brizio
1. South / North + West dei Fanny.
2. de Angelis.
3. Fanny & Alexander per Oz e libro-opera conclusivo; Fiorito per Tradimenti, regia Renzi.
4. Gifuni per L’ingegner Gadda; Di Mauro per Enrico 4.
5. Mazza e Lagani per Oz; Callegari per La Gilda del Mac Mahon.
6. Colella per Dettagli, regia Rifici.
7. Ghiaurov per Dettagli.
8. Paola Dallan per Tempesta di Anagoor.
9. La borto di Scena Verticale.
10. Coco di Koltès per Buti; Angels in America 2; Dettagli di Norén.
11. Festival innovativi Prospettiva 09 e Castel dei Mondi; performance evocativa Elvis’ Stardust delle Moire; emergenti: Anagoor e Piccola Compagnia della Magnolia.
12. SOS di Caden Manson; Rumi di Wilson; Paranoia e Buenos Aires di Spregelburd.
Claudia Cannella
1. Angels in America parte II (regia Bruni/De Capitani); Finale di partita (regia Castri).
2. Ferdinando Bruni e Elio De Capitani per Angels in America parte II; Massimo Castri per Finale di partita di Beckett.
3. Cikuska (La stanza di Pinter/Teatrino Giullare); Margherita Palli (Il mercante di Venezia).
4. Fabrizio Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra); Fausto Russo Alesi (Il mercante di Venezia e 20 novembre); Antonio Albanese (Personaggi).
5. Arianna Scommegna (Cleopatràs di Giovanni Testori, regia di Gigi Dall’Aglio); Federica Fracassi (Corsia degli incurabili di Patrizia Valduga, regia di Valter Malosti); Elena Ghiaurov (Il mercante di Venezia, regia di Luca Ronconi, e Dettagli, regia di Carmelo Rifici).
6. Milutin Dapcevic (Finale di partita, regia di Massimo Castri); Alessandro Argnani (L’avaro, regia di Marco Martinelli); Francesco Colella (Il mercante di Venezia, regia di Luca Ronconi, e Dettagli, regia di Carmelo Rifici).
7. Franca Nuti (Donna Rosita nubile, regia di Lluís Pasqual); Bruna Rossi (Il mercante di Venezia); Melania Giglio (Dettagli).
8. Camilla Semino Favro (Shopping & Fucking, regia di Ferdinando Bruni); Martina Galletta (Donna Rosita nubile, regia di Lluís Pasqual, e Sirene, regia di Sergio Maifredi); Guido Saudelli (La notte dell’angelo, regia di Antonio Calenda).
9. La borto di Saverio La Ruina (prod. Scena Verticale); Sequestro all’italiana di Michele Santeramo (prod. Teatro Minimo); La malattia della famiglia M di Fausto Paravidino (prod. Teatro Stabile di Bolzano).
10. Angels in America parte II di Tony Kushner (regia Bruni/De Capitani); La stanza di Harold Pinter messa in scena da Teatrino Giullare.
11. Punta Corsara, progetto coraggioso capace di unire con sorprendenti risultati attività teatrale, formazione professionale e rapporto con un territorio di aspra difficoltà come quello di Scampia; Roberto Saviano che, con La bellezza e l’inferno, ha saputo raccontare come, grazie al talento, la bellezza riesce a emergere e a resistere all’inferno di limiti e disperazioni esistenziali; festival Castel dei Mondi di Andria, una delle realtà più interessanti e in perentoria ascesa nel panorama teatrale estivo.
12. Zone of Silence dei Belarus Free Theatre (ma anche gli altri 3 spettacoli da loro presentati al modenese festival Vie); La casa di Bernarda Alba di García Lorca, regia di Lluís Pasqual; Hotel Paradiso della Familie Flöz.
Roberto Canziani
1. Shylock. Il mercante di Venezia in prova.
2. Stefano Randisi e Enzo Vetrano per I giganti della montagna.
3. Cikuska per La stanza di Teatrino Giullare.
4. Fabrizio Gifuni per L’ingegner Gadda va alla guerra.
5. Caterina Simonelli per Scene da Romeo & Giulietta.
6. Paolo Pierobon per La malattia della famiglia M.
7. Difficile dire chi non sia protagonista tra le 4 interpreti della Festa di famiglia di Andrea Camilleri (Manuela Mandracchia, Sandra Toffolatti, Mariangeles Torres e Alvia Reale) ma l’ultima disegna anche un cameo speciale.
8. Marta Cuscunà per È bello vivere liberi!
9. ricci/forte.
10. Rafael Spregelburd.
11. Al lavoro di scrittura e di scena di Mimmo Borrelli, dalla malignità gialla della sua ‘Nzularchia alla misteriosa cantata flegrea di ‘A sciaveca, fino alle rabbie e alle commozioni di S.E.P.S.A. Spettatori alle esequie di passeggeri senz’anima, in memoria delle morti di Violetta, Cristina e Petru, spettacolo intercettato alla stazione dei bus di Primavera dei Teatri a Castrovillari; all’ugualmente interessante ricerca sul corpo e sulla parola dei giovanissimi di Carrozzeria Orfeo con una trilogia (Nuvole barocche, Sul confine, Gioco di mano) nata in tre irresistibili stagioni; sempre tra epica di scena e racconto civile, ai monologhi di Pino Petruzzelli (in particolare Non chiamarmi zingaro); ci tengo anche a segnalare, in un’annata in cui di Dostoevskij si è parlato molto, il prezioso intervento di profilatura drammaturgica che Marinella Anaclerio sta facendo sullo scrittore russo, lavoro che dura da qualche anno ed è stato riassunto nel “Progetto Dostoevskij” presentato nell’estate 2010 al MittelFest di Cividale.
12. Lipsynch di Robert Lepage.
Moreno Cerquetelli
1. Perestroika, la seconda parte di Angels in America del Teatro dell’Elfo.
2. Cesare Lievi per Ifigenia in Tauride.
3. Andris Freibergs per Le signorine di Wilko.
4. Alessandro Gassman per Roman e il suo cucciolo.
5. Elena Bucci per La locandiera delle Belle Bandiere.
6. Paolo Ferrari per Un ispettore in casa Birling.
7. Aida Turturro per Fiabe Italiane.
8. Marianna Mercurio (La fortuna con l’effe maiuscola).
9. Pinter’s Anatomy di ricci/forte.
10. La tartaruga di Darwin di Juan Mayorga del Teatro Vittoria.
11. Rezza/Mastrella per l’originalità della sperimentazione nel corso degli anni; il festival Es.terni di Terni per l’attenzione alle contaminazioni del teatro con l’urbanistica e i luoghi della città.
12. Lipsynch di Robert Lepage.
Mario Cervio Gualersi
1. L’ingegner Gadda va alla guerra.
2. Giuseppe Bertolucci (L’ingegner Gadda va alla guerra); Cesare Lievi (Ifigenia in Tauride); Carmelo Rifici (Dettagli).
3. Guido Buganza (Dettagli); Ezio Frigerio (Donna Rosita nubile); Josef Frommwieser (Ifigenia in Tauride).
4. Fabrizio Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra); Massimo Popolizio (Cyrano de Bergerac); Roberto Trifirò (King Richard II e L’amante).
5. Elena Callegari (La Gilda del Mac Mahon); Federica Fracassi (Corsia degli incurabili); Mariangela Melato (Il dolore).
6. Francesco Colella (Dettagli); Edoardo Ribatto (Angels in America. Perestroika); Luciano Virgilio (Est Ovest).
7. Melania Giglio (Dettagli); Manuela Mandracchia (Festa di famiglia); Bruna Rossi (Il mercante di Venezia).
8. Ivan Alovisio (Il mercante di Venezia); Maria Alberta Navello (Ifigenia in Tauride); Fabrizio Amicucci (Ifigenia in Tauride).
9. Corsia degli incurabili (Patrizia Valduga); La borto (Saverio La Ruina); La malattia della famiglia M (Fausto Paravidino).
10. Dettagli (Lars Norén); Roman e il suo cucciolo (Reinaldo Povod); L’inganno (Sleuth) (Anthony Shaffer).
11. Festival Prospettiva 09, per il quale lo Stabile di Torino ha assemblato un cartellone di alto profilo, spaziando dalla sperimentazione ai giovani talenti nostrani già consolidati e alle ospitalità straniere in esclusiva nazionale; Teatro della Cooperativa e MittelFest per la produzione di Muri – prima e dopo Basaglia, scrittura di Renato Sarti e splendida interpretazione di Giulia Lazzarini, emozionante testimonianza di una rivoluzione troppo presto normalizzata; rassegna Odin Teatret dopo molti anni di assenza da Milano, un doveroso omaggio della città a Eugenio Barba e all’ensemble che ha scritto pagine indimenticabili nella storia del teatro.
12. Lipsynch (Robert Lepage); John Gabriel Borkmann (Thomas Ostermeier); La casa di Bernarda Alba (Lluís Pasqual).
Tommaso Chimenti
1. Scene da Romeo & Giulietta, Federico Tiezzi; 7-14-21-28, Rezza/Mastrella; L’ingegner Gadda va alla guerra, Fabrizio Gifuni.
2. Antonio Latella, Le nuvole; Armando Punzo, Alice nel Paese delle Meraviglie; ricci/forte, Pinter’s Anatomy.
3. Scene da Romeo & Giulietta, Federico Tiezzi; 7-14-21-28, Rezza/Mastrella; Le signorine di Wilko, Hermanis; Mutando riposa, Pontedera Teatro*.
4. Annibale Pavone, Le nuvole; Fabrizio Gifuni, L’ingegner Gadda va alla guerra; Claudio Santamaria, La notte poco prima della foresta.
5. Francesca Mazza, Accademia degli Artefatti; Barbara Valmorin, Auntie and me.
6. Rolando Ravello, La tempesta di Andrea De Rosa; Ciro Masella, Scene da Romeo & Giulietta e L’Italia s’è desta;
7. Ilaria Dalle Donne, Babilonia Teatri;
8. Marta Cuscunà; Gabriele Di Luca, Carrozzeria Orfeo, Sul confine; Caterina Simonelli, Scene da Romeo & Giulietta.
9. César Brie, Albero senza ombra; Antonio Tarantino, La casa di Ramallah; Stefano Massini, L’Italia s’è desta.
10. Coco, Teatro di Buti, Marconcini, Pizzech; La stanza, Teatrino Giullare; Auntie and me.
11. Virgilio Sieni e l’esperienza di Cango; la Compagnia Cuocolo-Bosetti; il festival di Radicondoli; la compagnia Tony Clifton Circus; il festival Kilowatt di Sansepolcro.
12. John Gabriel Borkmann, Ostermeier; Being Harold Pinter, Belarus Free Theatre; Casa di bambola, Intercity Festival Oslo, Teatro della Limonaia.
Rita Cirio
1. Il mercante di Venezia (Ronconi).
2. Luca Ronconi, Il mercante di Venezia.
3. Graziano Gregori per l’Amleto (regia di Maria Grazia Cipriani); Laura Benzi, scene, luci e costumi per Sonno – uno studio da Jon Fosse (regia di Valerio Binasco).
4. Roberto Herlitzka per Elisabetta II di Thomas Bernhard; Alessandro Gassman per Roman e il suo cucciolo.
5. Mariangela Melato per La douleur.
6. Franco Graziosi in Scene da Romeo & Giulietta.
7. Francesca Benedetti in Scene da Romeo & Giulietta.
8. Giovanni Anzaldo (Roman e il suo cucciolo).
9. L’ingegner Gadda va alla guerra di Fabrizio Gifuni.
10. Sonno – uno studio da Jon Fosse (Binasco).
11. Pina Bausch, per tutto quello che ha fatto nella sua carriera.
12. I Sonetti di Shakespeare fatti da Bob Wilson.
Franco Cordelli
1. La scuola delle mogli di Molière/Malosti.
2. Enrico Frattaroli (Nella pietra).
3. Ezio Frigerio, Donna Rosita nubile per la regia di Pasqual.
5. Francesca Mazza.
6. Roberto Latini (L’uomo dal fiore in bocca).
9. Coco di Koltès.
11. Giuseppe Manfridi, autore e performer di Dieci partite.
12. Urban Rabbits di Arpad Schilling.
Masolino d’Amico
Cari amici – quest’anno non riesco a completare le terne – sarà che ho visto meno spettacoli (ai giornali il teatro interessa sempre meno), sarà che quelli che ho visto non mi sono piaciuti o comunque li ho dimenticati. Il pochissimo che ho è dunque questo:
1. Roman e il suo cucciolo (Gassman); Aiace (Daniele Salvo).
2. Calenda (To be or not to be)*; Nuccio Siano (Il contagio)*; Paolo Zuccari (Il misantropo).
3. Gianluca Amodio (Roman e il suo cucciolo); Guido Buganza (Dettagli); Pietro Carriglio (La locandiera).
4. Virginio Gazzolo (L’attore); Giorgio Albertazzi (La casa di Ramallah); ex aequo Mauri e Sturno (L’inganno).
5. Daniela Mazzucato (To be or not to be)*; Gaia Aprea (Vestire gli ignudi); Galatea Ranzi (La locandiera).
6. Giacinto Palmarini (Aiace).
7. Rosalina Neri (Donna Rosita nubile).
8. Gabriele Portoghese (Shopping & Fucking).
9. Ben Hur (Clementi); Le mattine dieci alle quattro (De Bei); La malattia della famiglia M (Paravidino).
10. Killer Joe (Tracy Letts); A cena con gli amici (Margulies, prod. Vascello)
11. Premio speciale per l’innovazione: Teatro Giullare per La stanza di Pinter.
12. Lipsynch (Lepage).
Titti Danese
1. Amleto di Maria Grazia Cipriani, riscrittura visionaria che assomma diversi codici in uno spettacolo originale e coinvolgente; L’avaro del Teatro delle Albe, vitale, travolgente, impietoso, surreale, alchemicamente mescolato alla vita; Roman e il suo cucciolo di Alessandro Gassman, che racconta mirabilmente questa storia randagia di emarginazione e solitudine.
2. Armando Punzo per Alice nel Paese delle Meraviglie; Arturo Cirillo per Fatto di cronaca a Scampia*; Marinella Anaclerio per I Karamazov*.
3. Gianluca Amodio.
4. Fausto Russo Alesi in 20 novembre di Norén.
5. Arianna Scommegna in Cleopatràs di Gigi Dall’Aglio; Elsa Bossi in Amleto di Maria Grazia Cipriani.
6. Luigi Lo Cascio in Diceria dell’untore.
7. Cristina Spina in I Karamazov*.
8. Emiliano Masala* in [H] L_DOPA; Giovanni Anzaldo in Roman e il suo cucciolo.
9. Il testo di Marco Palladini (Tra scuola e bordello), in un dialetto romano colorito e assolutamente finto e quello di Letizia Russo (Quartilla), piccolo capolavoro di equilibri linguistici nel Satyricon 2000 di Verdastro – Della Monica; La signora che guarda negli occhi di Sabrina Petyx, con la regia di Giuseppe Cutino, una tragedia molto italiana che rompe un silenzio complice e lancia un messaggio forte contro la morsa della paura; La borto di Saverio La Ruina.
10. Spara, trova il tesoro e ripeti di Mark Ravenhill messo in scena da Fabrizio Arcuri; Il ponte di pietra di Daniel Danis messo in scena da Giancarlo Cauteruccio.
11. Per nuove iniziative Prospettiva 09 a Torino, a cura di Fabrizio Arcuri e Mario Martone; per il festival Natura Dèi Teatri di Lenz Rifrazioni, giunto felicemente alla sua quindicesima edizione; per i progetti OpenOption (Progetto Rom) di Teatrino Clandestino.
12. I Sonetti di Bob Wilson.
Tiberia de Matteis
1. Il dolore di Marguerite Duras del Teatro Stabile di Genova.
2. Massimo Castri per Finale di partita; Ugo Chiti per Agosto ’44.
3. Maurizio Balò per Finale di partita.
4. Alessandro Gassman per Roman e il suo cucciolo; Giuseppe Pambieri per Le Fenicie.
5. Mariangela Melato per Il dolore; Manuela Mandracchia per Festa di famiglia; Valeria Valeri per Le fuggitive.
6. Claudio Bigagli per Est Ovest.
7. Maria Letizia Gorga per Le Fenicie.
8. Angela Dematté per Avevo un bel pallone rosso.
9. Le mattine dieci alle quattro di Luca De Bei; Ho 40 anni e sono ancora mia di Pino Ammendola.
10. Nella pietra di Christa Wolf; Sonno di Jon Fosse.
11. La rassegna “I lunedì di Artisti Riuniti” dedicata al tema “Patria e famiglia” per l’impegno civile ed etico degli importanti argomenti trattati e per l’alta qualità artistica e professionale delle proposte sceniche selezionate, di cui peraltro il pubblico ha potuto godere gratuitamente.
12. Love is my sin di Peter Brook; Bothanica dei Momix.
Stefano de Stefano
1. Le signorine di Wilko di Hermanis, un capolavoro di equilibrio drammaturgico e registico.
2. Antonio Latella per l’imprevedibile umorismo e la geniale soluzione allestitiva del Don Chisciotte.
3. Andris Freibergs per la costruzione sempre mutevole dello spazio scenico di Le signorine di Wilko.
4. Saverio La Ruina per la plastica duttilità lessicale ed espressiva del suo personaggio in La borto.
5. Monica Piseddu per la desueta e sempre imprevedibile umanità che sa regalare alla sua Ofelia nell’Otello di Cirillo.
6. Arturo Cirillo per l’originale Jago del suo Otello.
7. Sabrina Scuccimarra, per la sua esemplare Emilia ancora nell’Otello.
8. Margherita Romeo protagonista di Bizarra a cui sa regalare una disarmnte ingenuità.
9. L’attesa, incursioni improvvise di teatro nei luoghi e nelle vite quotidiane di strada.
10. Bizarra, per la sua capacità di trasferire a teatro la logica seriale della soap opera televisiva.
12. Lipsynch di Robert Lepage, capace nonostante la lunghezza di tenere lo spettatore inchiodato alla sedia, con i suoi tagli cinematografici.
Lorenzo Donati
1. Essedice dei Sacchi di Sabbia, un tentativo riuscito di guardare oltre il proprio piccolo orticello, mettendo in relazione il teatro con uno dei nostri migliori disegnatori italiani (Gipi), assecondando una tensione al confronto di cui abbiamo bisogno come l’aria; Postilla di Menoventi, meccanismo in cui lo spettatore è al centro, in cui lo spettacolo si ferma e a proseguire è davvero chi partecipa; L’origine della specie di Teatro Sotterraneo, seconda parte di un dittico sulla “notte” che stiamo vivendo, fotografia senza sconti e ambiguità, in cui resta una domanda sul futuro, sul “che fare”.
2. Enrico Casagrande di Motus per Too Late! (antigone)contest #2; Armando Punzo per Alice nel Paese delle Meraviglie. Saggio sulla fine di una civiltà; Virgilio Sieni per Tristi Tropici.
3. Il combattimento fra ombre proiettate e attrice in Periodonero di Cosmesi; la “vita inanimata” di La prima periferia di Pathosformel; tutta la Compagnia della Fortezza per Alice nel Paese delle Meraviglie.
4. César Brie in Albero senza ombra; Vlada Aleksic per Too Late! di Motus; Gianni Pacinotti (Gipi) in Essedice dei Sacchi di Sabbia.
5. Francesca Mazza (West di Fanny & Alexander).
6. Manrico Gammarota (Roman e il suo cucciolo); Roberto Latini (L’uomo dal fiore in bocca).
7. Federica Fabiani (La presidentessa).
8. Eva Geatti di Cosmesi; Alessandro Miele di Menoventi.
9. S.E.P.S.A. Spettatori alle esequie di passeggeri senz’anima di Mimmo Borrelli; Essedice dei Sacchi di Sabbia; La borto di Saverio La Ruina.
10. La modestia di Rafael Spregelburd (Psicompompo Teatro).
11. Al progetto di messinscena plurale dell’Accademia degli Artefatti per Spara, trova il tesoro e ripeti di Mark Ravenhill; al fertile dialogo sulla scena fra disegno animato (con i disegnatori provenienti dalla Scuola del libro di Urbino Magda Guidi, Sergio Guitiérrez, Andrea Petrucci) e presenza attoriale in L’ultima volta che vidi mio padre di Chiara Guidi/Socìetas Raffaello Sanzio; al percorso pluriennale di Fanny & Alexander attorno alla figura di Oz, di cui si segnala anche la ricerca musicale di Mirto Baliani; all’intero percorso Syrma Antigònes di Motus, che con la formula del “contest” pone domande sullo stato dell’arte da un punto di vista estetico e produttivo; al progetto Punta Corsara di Napoli/Scampia, coraggioso tentativo di alimentare una cultura teatrale, per quello che ha fatto e quello che, speriamo, potrà fare ancora.
12. Showcase di Richard Maxwell; Super Night Shot di Gob Squad; Paranoia di El Patrón Vázquez, Rafael Spregelburd.
Gigi Giacobbe
1. Marionette che passione! di Rosso di San Secondo, regia di Pietro Carriglio (Teatro Biondo di Palermo); Siddharta di Hermann Hesse, regia di Lamberto Puggelli (nuovo Teatro Machiavelli di Catania); Bizarra di Rafael Spregelburd, regia di Manuela Cherubini (3° Napoli Teatro Festival).
2. Pietro Carriglio per Marionette che passione!; Lamberto Puggelli per Siddharta; Ninni Bruschetta per Lavori in corso di Claudio Fava; Manuela Cherubini per Bizarra.
3. Di questi tempi con di tagli del FUS è difficile vedere in giro delle belle scenografie. Comunque segnalo: Antonio Fiorentino per La lezione di Ionesco, regia di Ezio Donato (Teatro Stabile di Catania); Arnaldo Pomodoro per gli Atridi dall’Orestea di Eschilo, regia Maurizio Panici (Tindari, Teatro dei Due Mari).
4. Luca Lazzareschi (signore in grigio) e Sergio Basile (signore a lutto) in Marionette che passione!; Annibale Pavone (Marianne) e Massimo De Rossi (Irene) in Perthus di Jean-Marie Besset; Luigi Lo Cascio (io narrante) in Diceria dell’untore dal romanzo di Gesualdo Bufalino, regia di Vincenzo Pirrotta; Maurizio Marchetti (il ministro) in Lavori in corso; David Coco in Siddharta (nel ruolo del titolo).
5. Magda Mercatali (signora dalla volpe azzurra) in Marionette che passione!; Ottavia Piccolo per Donna non rieducabile di Stefano Massini.
6. Antonio Alvario (ferroviere in pensione) in Lavori in corso; Marcello Perracchio (l’onorevole) in L’incidente di Luigi Lunari e (cognato di Don Cola Duscio) in L’aria del continente di Nino Martoglio.
7. Pamela Toscano nel ruolo della cortigiana Kamala in Siddharta.
8. Matteo Romoli e Francesco Borchi in Perthus.
9. Lavori in corso di Claudio Fava; Don Chisciotte di Ruggero Cappuccio; Donna non rieducabile di Stefano Massini*; Requiem di Patrizia Baluci.
10. Perthus di Jean-Marie Besset.
11. Ad Annibale Pavone e Angelo Campolo per avere adattato e messo in scena in dialetto messinese Troppu trafficu ppi nenti dall’opera shakespeariana Molto rumore per nulla, frutto d’un intenso laboratorio con una dozzina di giovani aspiranti attori, tendente ad acclarare l’origine messinese di William Shakespeare: tesi sostenuta da eminenti storici come Pietro Bel Negro e Manlio Bellomo, scrittori come Domenico Seminerio (autore per Sellerio di Il manoscritto di Shakespeare), Martino Iuvara autore d’un articolo pubblicato sul Times l’8 aprile del 2000 e dalla trasmissione televisiva Voyager condotta da Roberto Giacobbo; Luisa Spinatelli per i costumi di Siddharta; Mimmo Cuticchio per Tancredi e Clorinda, unico cuntista e oprante nell’arte dell’Opera dei Pupi.
12. La douleur di Marguerite Duras, regia di Patrice Chéreau; Lipsynch, regia di Robert Lepage.
Graziano Graziani
1. Nel disastro di Aldes/Roberto Castello; Dies irae di Teatro Sotterraneo; 7-14-21-28 di Antonio Rezza.
2. Valerio Binasco per Sonno – uno studio da Jon Fosse; Fabrizio Arcuri per Terrore e miseria di Ravenhill; Armando Punzo per Alice nel Paese delle Meraviglie.
3. Menoventi per Postilla; Muta Imago per Madeleine; Cosmesi per Periodonero.
4. Saverio La Ruina in La borto.
5. Francesca Mazza in West di Fanny & Alexander.
6. Roberto Latini in L’uomo dal fiore in bocca di Sandro Lombardi.
7. Gaia Saitta in La modestia di Spregelburd, regia Manuela Cherubini.
8. Licia Lanera in Furie de sanghe di Fibre Parallele; Eva Geatti in Periodonero di Cosmesi.
9. Andrea Cosentino, Primi passi sulla luna; Sacchi di Sabbia, Essedice; Teatro Minimo, Sequestro all’italiana.
10. Bizarra di Rafael Spregelburd (Manuela Cherubini); Terrore e miseria di Ravenhill (Accademia degli Artefatti).
11. Gianni Staropoli (per i disegni luci che hanno arricchito molti spettacoli della scena contemporanea); Veronica Cruciani (regista, per l’azione sul territorio delle periferie romane e la capacità di narrazione corale nel progetto “Città di parole”); Punta Corsara (progetto, per l’azione sul territorio delle periferie napoletane).
12. Paranoia, di Rafael Spregelburd; Super Night Shot di Gob Squad; Showcase di Richard Maxwell.
Maria Grazia Gregori
1. Scene da Romeo & Giulietta; Le signorine di Wilko.
2. Nanni Garella per i Pinter “politici” con i disabili mentali; Marinella Anaclerio per I Karamazov*.
3. Pier Paolo Bisleri per l’ambientazione di Scene da Romeo & Giulietta; Guido Buganza (Dettagli); Ezio Frigerio (Donna Rosita nubile).
4. Fabrizio Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra); Fausto Russo Alesi (Il mercante di Venezia; 20 novembre); Alessandro Gassman (Roman e il suo cucciolo).
5. Elena Ghiaurov (Il mercante di Venezia e Dettagli); Federica Fracassi (Corsia degli incurabili); Giuliana Lojodice (Le conversazioni di Anna K.)*; Elena Callegari, sorprendente Gilda del Mac Mahon.
6. Ivan Alovisio (Il mercante di Venezia); Roberto Latini (Scene da Romeo & Giulietta); Mauro Marino (Immanuel Kant); Francesco Colella (Dettagli).
7. Irene Petris (Le signorine di Wilko); Ida Marinelli (Perestroika); Barbara Valmorin per la particolare interpretazione in Auntie and me.
8. Giovanni Anzaldo (Roman e il suo cucciolo); Caterina Simonelli (Scene da Romeo & Giulietta); Camilla Semino Favro (Shopping & Fucking); Silvia Pernarella (Il mercante di Venenzia).
9. La borto di Saverio La Ruina; La casa di Ramallah di Antonio Tarantino; Gramsci a Turi di Antonio Tarantino*.
10. Dettagli di Lars Norén; Immanuel Kant di Thomas Bernhard; Bizarra di Rafael Spregelburd.
11. Roberto Saviano per il suo teatro civile e politico; ricci/forte per la loro ricerca; il festival Pinter del CSS di Udine.
12. Lipsynch di Robert Lepage; La casa di Bernarda Alba, regia di Lluís Pasqual; John Gabriel Borkmann, regia di Thomas Ostermeier.
Enrico Groppali
1. Le sedie di Ionesco, regia di Carriglio (Teatro Biondo, Stabile di Palermo); Il mercante di Venezia di Shakespeare, regia di Ronconi (Piccolo Teatro di Milano); Vestire gli ignudi di Pirandello, regia di De Fusco (Teatro Goldoni, Stabile del Veneto).
2. Daniele Salvo per Aiace di Sofocle (Siracusa); Lorenzo Loris per La Gilda del Mac Mahon (Out Off di Milano); Marco Sciaccaluga per Aspettando Godot di Beckett (Teatro di Genova).
3. Margherita Palli per Il mercante di Venezia (regia di Ronconi); Pietro Carriglio per Le sedie (regia di Carriglio).
4. Ugo Pagliai per Aspettando Godot di Beckett (Teatro di Genova); Eros Pagni per Aspettando Godot di Beckett (Teatro di Genova); Fabrizio Gifuni per L’ingegner Gadda va alla guerra.
5. Pamela Villoresi per Appuntamento a Londra di Vargas Llosa (Spoleto, festival); Magda Mercatali per Il berretto a sonagli di Pirandello (Stabile di Catania); Laura Marinoni per Le baccanti (Olimpico di Vicenza); Elena Callegari per La Gilda del Mac Mahon (Out Off).
6. Ferdinando Pannullo per Polvere di Baghdad (Biennale di Venezia).
7. Maria Luisa Santella per Persone naturali e strafottenti di Patroni Griffi.
9. La borto di Saverio La Ruina.
12. La casa di Bernarda Alba di García Lorca, regia di Lluís Pasqual (Barcellona); Shakespeares Sonette di Robert Wilson e Rufus Wainwright (Spoleto).
Gerardo Guccini
1. Le nuvole, regia di Antonio Latella; Finale di partita, regia di Castri.
2. Antonio Latella; Massimo Castri.
3. Annelisa Zaccheria per Le nuvole; Cikuska per La stanza di Pinter (Teatrino Giullare); Compagnia della Fortezza per Alice nel Paese delle Meraviglie.
4. Vittorio Franceschi per Finale di partita; Massimiliano Speziani per Le nuvole; Fausto Russo Alesi per Il mercante di Venezia.
5. Arianna Scommegna per Cleopatràs (regia di Gigi Dall’Aglio); Ermanna Montanari per L’avaro (regia di Marco Martinelli); Federica Fracassi per Corsia degli incurabili (regia di Valter Malosti).
6. Maurizio Rippa per Le nuvole; Alessandro Argnani per L’avaro; Francesco Colella per Il mercante di Venezia (regia di Luca Ronconi); Arturo Cirillo per Otello.
7. Melania Giglio per Dettagli; Franca Nuti per Donna Rosita nubile.
8. Marta Cuscunà per È bello vivere liberi!; Alessandro Miele per Postilla (Menoventi).
9. Saverio La Ruina per La borto; Michele Santeramo per Sequestro all’italiana; Fausto Paravidino per La malattia della famiglia M.
10. Del sesso della donna come campo di battaglia della guerra in Bosnia di Matéi Visniec (Teatro dell’Argine); La stanza di Pinter (Teatrino Giullare)*.
11. A Punta Corsara per l’azione teatrale svolta assieme alle persone di un territorio difficile, che hanno potuto trovare nelle forme dell’esperienza scenica occasioni di vita ulteriore e strumenti di restauro morale; al progetto Face à face per l’apertura di nuovi orizzonti di conoscenza reciproca fra le drammaturgie d’Italia e Francia; a Motus per l’integrazione di tragedia e dossier, contemporaneità vissuta e ricerca linguistica negli spettacoli di (antigone) contest (#2 e #3).
12. Zone of Silence dei Belarus Free Theatre.
Osvaldo Guerrieri
1. Immanuel Kant (Gassman); Paranoia (Spregelburd)*; Napoletango (Sepe).
2. Castri (Finale di partita); Latella (Le nuvole); Bruni (Shopping & Fucking).
3. Carlo De Marino (Napoletango).
4. Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra).
5. Melato (Il dolore); Ranzi (La locandiera).
6. Nello Mascia (La locandiera); Pierluigi Corallo (Il mercante di Venezia).
7. Melania Giglio (Il mercante di Venezia).
11. Andrée Ruth Shammah per la riapertura del Teatro Parenti.
12. Lipsynch (Lepage).
Katia Ippaso
1. Alice nel Paese delle Meraviglie di Armando Punzo; 7-14-21-28 di Rezza-Mastrella; Dies irae di Teatro Sotterraneo.
2. Armando Punzo per Alice; Fabrizio Arcuri per Terrore e miseria (Ravenhill); Virgilio Sieni per Oro; Roberto Latini per L’uomo dal fiore in bocca.
3. Muta Imago per Madeleine; Flavia Mastrella per 7-14-21-28.
4. Saverio La Ruina per La borto; Antonio Rezza per 7-14-21-28; Fabrizio Gifuni per L’ingegner Gadda va alla guerra.
5. Francesca Mazza per La madre*/West; Arianna Scommegna (Cleopatràs).
6. Roberto Latini per L’uomo dal fiore in bocca; Vladimir Aleksic per (antigone)contest #2 di Motus.
7. Melania Giglio; Gaia Satta per La modestia di Spregelburd/Cherubini.
8. Emanuela Galliussi (La malattia della famiglia M).
9. La metamorfosi. Prima mutazione di Città di Ebla; Primi passi sulla luna di Andrea Cosentino; La malattia della famiglia M di Fausto Paravidino; Speak Spanish di MK.
10. Bizarra di Spregelburd, regia di Manuela Cherubini; Terrore e miseria di Ravenhill, Accademia degli Artefatti.
11. Emanuela Dall’Aglio per i costumi fantasmagorici di Alice; Enrico Casagrande, Daniela Nicolò e Rodolfo Sacchettini per l’edizione 40 del festival di Santarcangelo, occasione di domande collettive e di piccole grandi epifanie di piazza; Gianni Staropoli, per la potenza della drammaturgia della luce; Veronica Cruciani per l’azione sul territorio e la capacità di narrazione corale dispiegata in Città di parole; Kilowatt (direzione artistica Luca Ricci) per l’ideazione di una festa-festival dove lo spettatore è al centro del discorso.
12. Lipsynch di Robert Lepage.
Fausto Malcovati
1. [H] L_DOPA.
2. Antonio Latella; Alessandro Gassman.
3. Clelio Alfinito.
4. Fabrizio Gifuni.
5. Mariangela Melato; Francesca Mazza.
6. Arturo Cirillo.
7. Franca Nuti; Bruna Rossi.
8. Giovanni Anzaldo.
9. L’ingegner Gadda va alla guerra; La borto.
10. Il panico di Spregelburd.
11. Franca Valeri.
12. Pene d’amor perdute di Dodin.
Gianni Manzella
1. Dies irae + L’origine della specie (Teatro Sotterraneo); Erodiade – Erodiàs (Compagnia Sandro Lombardi); Motel – seconda stanza (Gruppo Nanou); Sogno di una notte d’estate (regia Carlo Cecchi).
2. Massimo Castri (La presidentessa); Marco Martinelli (L’avaro); Ferdinando Bruni e Elio De Capitani (Angels in America).
3. Marco Amadori/Orthographe (Controllo remoto); Andris Freibergs (Le signorine di Wilko).
4. Sandro Lombardi (Erodiade – Erodiàs).
5. Irene Petris e Fabrizia Sacchi (Le signorine di Wilko); Francesca Mazza (West); Iaia Forte (Erodiade – Erodiàs).
6. Milutin Dapcevic (Finale di partita).
7. Ida Marinelli e Elena Russo Arman (Angels in America).
8. Giorgia Coco (La presidentessa).
9. La scrittura scenica di Daniele Villa per Dies irae + L’origine della specie.
10. Le signorine di Wilko.
11. Il pittorico integrarsi di immagini sceniche e video nella Tempesta di Simone Derai/Anagoor; Dario Marconcini per la ricerca drammaturgica sui testi meno conosciuti di Koltès; il paesaggio metamorfico di Alessandro Panzavolta/Orthographe in Controllo remoto.
12. Ein Chor Irrt Sich Gewaltig (regia René Pollesch); Orgy of Tolerance (regia Jan Fabre).
Enrico Marcotti
1. Otello di Arturo Cirillo; Finale di partita di Massimo Castri.
2. Carmelo Rifici per Dettagli di Lars Norén; Lorenzo Loris per La Gilda del Mac Mahon di Testori; Gigi Dall’Aglio per Cleopatràs di Testori.
3. Guido Buganza (Dettagli).
4. Fabrizio Gifuni per L’ingegner Gadda va alla guerra; Michele Di Mauro per Enrico 4; Milutin Dapcevic per Finale di partita.
5. Arianna Scommegna per Cleopatràs; Francesca Mazza per Spara, trova il tesoro e ripeti; Federica Fracassi per Corsia degli incurabili; Elena Callegari per La Gilda del Mac Mahon.
6. Francesco Colella per Dettagli; Manrico Gammarota (Roman e il suo cucciolo e Immanuel Kant).
7. Elena Ghiaurov per Dettagli; Bruna Rossi per Il mercante di Venezia di Ronconi.
8. Giovanni Anzaldo (Roman e il suo cucciolo); Camilla Semino Favro (Shopping & Fucking).
9. Schwab, appasionatamente di Lupinelli/Sideri; La borto di Saverio La Ruina; [H] L_DOPA di Latella.
10. Il ponte di pietra di Daniel Danis, regia di Giancarlo Cauteruccio; Dettagli di Lars Norén; Coco di Koltès; Sonno di Jon Fosse.
11. Festival Castel dei Mondi di Andria per la qualità dei cartelloni, per l’attenzione sia alla drammaturgia italiana che a quella internazionale, ma anche per la capacità di saper guardare con curiosità alla produzione del territorio, in special modo dei giovani gruppi; Anagoor per l’alta qualità estetica dei suoi spettacoli in meraviglioso equilibrio fra teatro e arti visive; Egumteatro per il complesso della sua produzione sempre vivace, spiazzante, spesso cruda e antiretorica.
12. L’ora in cui non sapevamo niente l’uno dell’altro di Peter Handke, regia di Viktor Bodó; La casa di Bernarda Alba di Lorca, regia di Lluís Pasqual; Macbeth di Shakespeare, regia di Declan Donnellan; Pene d’amor perdute di Shakespeare, regia di Lev Dodin.
Massimo Marino
1. Alice nel Paese delle Meraviglie. Saggio sulla fine di una civiltà della Compagnia della Fortezza; La prima periferia di Pathosformel; The best of di Babilonia Teatri.
2. Armando Punzo per Alice nel Paese delle Meraviglie; Nanni Garella per Il linguaggio della montagna – Il bicchiere della staffa – Party time di Pinter; Virgilio Sieni per Oro.
3. Compagnia della Fortezza per Alice nel Paese delle Meraviglie; Pathosformel per La prima periferia; Teatrino Giullare per La stanza di Pinter.
4. Armando Punzo per Alice nel Paese delle Meraviglie; Vittorio Franceschi per Finale di partita; Antonio Rezza per 7-14-21-28.
5. Monica Piseddu per Otello; Ermanna Montanari per L’avaro.
6. Arturo Cirillo per Otello.
7. Federica Fabiani per La presidentessa, con la regia di Castri.
8. Alessandro Miele di Menoventi; Eva Geatti di Cosmesi.
9. The best of di Babilonia Teatri; La borto di Saverio La Ruina; Essedice di Gipi-Sacchi di Sabbia.
10. Il panico e La paranoia* di Rafael Spregelburd; Il corpo della donna come campo di battaglia nella guerra in Bosnia di Matéi Visniec (Teatro dell’Argine).
11. Al progetto di messinscena “a puntate” dell’Accademia degli Artefatti per Spara, trova il tesoro e ripeti di Mark Ravhenill; al lavoro di Paolo Billi con gli adolescenti e in special modo con la Compagnia del Pratello nel carcere minorile di Bologna; al visionario progetto di danza e suono di Barokthegreat di Sonia Brunelli e Leila Gharib; Punta Corsara post-Martinelli: un lavoro che continua con nuovo senso e più alte difficoltà.
12. Ode to the Man Who Kneels di Richard Maxwell; Serenade/The Proposition di Bill T. Jones.
Leonardo Mello
1. La borto di Saverio La Ruina (Scena Verticale); South/North di Fanny & Alexander; Immanuel Kant di Thomas Bernhard, regia di Alessandro Gassman (Teatro Stabile del Veneto, Teatro Stabile delle Marche, Napoli Teatro Festival 2010); Alice nel Paese delle Meraviglie. Saggio sulla fine di una civiltà della Compagnia della Fortezza, regia di Armando Punzo.
2. Alessandro Gassman (Roman e il suo cucciolo e Immanuel Kant); Manuela Cherubini (La modestia e Bizarra); Arturo Cirillo (Otello); Alvis Hermanis (Le signorine di Wilko).
3. Luigi de Angelis (North/South e West); Gianluca Amodio (Roman e il suo cucciolo e Immanuel Kant); Andris Freibergs (Le signorine di Wilko).
4. Saverio La Ruina (La borto); Danilo Nigrelli (Otello); Massimo Popolizio (Cyrano de Bergerac).
5. Francesca Mazza (West); Chiara Lagani (North); Laura Marinoni (Le baccanti e Le signorine di Wilko).
7. Manrico Gammarota (Roman e il suo cucciolo); Arturo Cirillo (Otello); Virgilio Zernitz (Le baccanti).
8. Paolo Fosso (Immanuel Kant); Ida Marinelli (Angels in America parte II. Perestroika).
8. Marta Cuscunà; Giovanni Anzaldo.
9. Miglior novità: La borto di Saverio La Ruina; ricerca drammaturgica: È bello vivere liberi! di Marta Cuscunà; I dialoghi di Federico Ruysch e le sue mummie di Stefano Pagin da Leopardi.
10. La modestia di Rafael Spregelburd; Bizarra di Rafael Spregelburd; Immanuel Kant di Thomas Bernhard; Elisabetta II di Thomas Bernhard.
11. Il lavoro trentennale del Tam Teatromusica, una realtà notevole della ricerca italiana, che ha sviluppato un proprio personalissimo percorso in ambito visivo e sonoro; la poesia scenica di Giuliano Scabia, rinnovata da inedite “rivelazioni” del suo Nane Oca; lo sforzo di rinnovamento delle esperienze di fruizione scenica portato avanti da qualche anno a questa parte dal veneziano Teatro Fondamenta Nuove.
12. Paranoia e Buenos Aires, testo e regia di Rafael Spregelburd, produzione El Patrón Vázquez (Argentina); Lipsynch, regia di Robert Lepage, coproduzione Ex Machina e Théâtre Sans Frontières (Canada-Gb).
Renata M. Molinari
1. Le nuvole (Latella).
4. Fabrizio Gifuni; Massimiliano Speziani (Le nuvole e Questi amati orrori).
5. Francesca Mazza (West).
8. Marta Cuscunà.
9. Variazioni sul modello di Kraepelin di Davide Carnevali.
11. Teatro delle Moire.
12. Belarus Free Theatre, Zone of Silence.
Andrea Nanni
1. Otello di William Shakespeare (Teatro Stabile delle Marche); L’avaro di Molière (Teatro delle Albe); Scene da Romeo & Giulietta da William Shakespeare (Teatro Metastasio Stabile della Toscana).
2. Arturo Cirillo (Otello); Marco Martinelli (L’avaro); Federico Tiezzi (Scene da Romeo & Giulietta).
3. Pierpaolo Bisleri (Scene da Romeo & Giulietta); Dario Gessati (Otello); Teatrino Giullare (La stanza).
4. Saverio La Ruina (La borto); Arturo Cirillo (Otello); Enrico Deotti (La stanza).
5. Monica Piseddu (Otello); Giulia Dall’Ongaro (La stanza).
6. Roberto Latini (Scene da Romeo & Giulietta); Alessandro Argnani (L’avaro); Milutin Dapcevic (Finale di partita).
7. Sabrina Scuccimarra (Otello); Marion D’Amburgo (Scene da Romeo & Giulietta).
8. Vincenzo Nemolato (Il signor di Pourceaugnac); Giuseppina Cervizzi (Il signor di Pourceaugnac).
9. La borto di Saverio La Ruina.
10. L’Eptalogia di Rafael Spregelburd.
11. Virgilio Sieni per l’Accademia sull’arte del gesto; Roberto Saviano come inatteso narrattore; Gruppo Nanou per le stanze di Motel in bilico tra teatro e danza; Fanny & Alexander per il lavoro sul Mago di Oz; Teatro Sotterraneo per il dittico composto da Dies irae e L’origine della specie; Patrizia Cavalli per la traduzione di Otello; Punta Corsara per la realizzazione di un progetto coraggioso, capace di lavorare sul territorio con un respiro nazionale incrementando un ricambio generazionale – sia sul versante artistico che su quello tecnico e organizzativo – di cui il nostro paese ha davvero bisogno; Ferdinando Falossi per le maschere di Essedice dei Sacchi di Sabbia; Marion D’Amburgo per i costumi di Scene da Romeo & Giulietta e di L’uomo dal fiore in bocca; Fabio Sajiz per le luci di Motel.
12. Impressing the czar di William Forsythe con il Royal Ballet of Flanders (Reggio Emilia, Aperto Festival); Urban Rabbits di Arpad Schilling (Ferrara, Teatro Comunale).
Renato Nicolini
1 Angels in America. Seconda parte; 7-14-21-28 di Rezza/Mastrella. Mi sembra sia stato un anno piuttosto manierista. Mi sembra dunque giusto segnalare come spettacolo dell’anno due forme diverse di spettacolo à suivre. Perestroika, la seconda parte di uno spettacolo di narrazione con ambizione d’affresco storico e lo sberleffo continuo al concetto stesso di narrazione di Rezza/Mastrella. Teatro o non teatro, se si può formulare in questo modo il dilemma.
2. Lisa Ferlazzo Natoli per Ascesa e rovina della città di Mahagonny; Luigi de Angelis per West; Pippo Di Marca per L’imperatore della Cina. Le mie indicazioni vanno al teatro d’arte romano: a una figlia d’arte, Lisa Ferlazzo Natoli, che ha saputo affinare anno dopo anno le sue qualità, fino a trasformare un laboratorio teatrale in uno spettacolo per il Napoli Teatro Festival (passando per il Festival Internazionale del Cairo); e a un veterano come Pippo Di Marca. Infine, alla regia di Luigi de Angelis (Fanny & Alexander) per West, che è anche un riconoscimento a tutto il lavoro del gruppo sul tema del Mago di Oz, così in sintonia con i nostri tempi inclini all’illusione e a subire il fascino del capo.
3. 7-14-21-28 di Rezza/Mastrella; Madeleine di Muta Imago. Rezza e Mastrella e Muta Imago tendono entrambi alla scena teatrale come momento d’invenzione artistica, autonoma dallo spettacolo e proprio per questo così funzionale in modo dissonante al teatro d’arte.
4. Saverio La Ruina per La borto. È un dittico, con Dissonorata, dove l’elemento fondamentale è forse proprio la non femminilità del corpo dell’attore, come obbligo di un sforzo costante di traduzione delle emozioni senza nessun aiuto dalla “naturalità”.
5. Francesca Mazza per West. Francesca Mazza, a lungo attrice con Leo de Berardinis, sembra con la sua interpretazione di West volerci dare una lezione di moto perpetuo del corpo (partendo dai piedi calzati dalle scarpette rosse) in sintonia/dissonanza con le parole pronunciate. Una lezione indimenticabile.
6. La parte maschile del cast di [H] L_DOPA. Ho pensato che questo sia il caso esemplare in cui il non protagonista diventa protagonista.
7. La parte femminile del cast di [H] L_DOPA. Vale il discorso fatto sopra.
10. Le signorine di Wilko. Proposto con molto garbo dall’Ert con la regia di Hermanis per attori italiani.
12. Lipsynch di Lepage; La douleur di Chéreau e Thierry Thieû Niang. Due esempi opposti (anche se le mie preferenze vanno a Lepage): lo spettacolo dilatato a giornata teatrale alla maniera degli antichi Greci e la performance individuale.
Laura Novelli
1. Il dolore di Marguerite Duras, regia di Massimo Luconi; Finale di partita di Beckett, regia di Massimo Castri.
2. Massimo Castri, Finale di partita.
3. Graziano Gregori, Cyrano de Bergerac; Maurizio Balò, Finale di partita.
4. Roberto Herlitzka, Elisabetta II; Vittorio Franceschi, Finale di partita; Fabrizio Gifuni, L’ingegner Gadda va alla guerra.
5. Mariangela Melato, Il dolore; Manuela Mandracchia, Festa di famiglia; Alvia Reale, Festa di famiglia.
6. Milutin Dapcevic, Finale di partita.
9. Festa di famiglia, da Pirandello (testo di Mandracchia, Reale, Toffolatti, Torres, collaborazione alla drammaturgia Andrea Camilleri); L’ingegner Gadda va alla guerra di Fabrizio Gifuni, da Gadda.
10. La tartaruga di Darwin di Juan Mayorga; Bizarra (una saga argentina) di Rafael Spregelburd.
11. Radio 3 Rai, per l’importante opera di divulgazione svolta, in sinergia con l’ETI e in modo complementare rispetto alla ricca programmazione del Teatro Valle, attraverso la trasmissione “Il teatro in diretta”; Teatri di Vita, per la serietà di una ricerca tesa tra parola teatrale ed espressione scenica che, negli ultimi anni, ha osato nuove linee interpretative su grandi autori quali Pasolini, Copi, Beckett; Le vie dei festival, per l’impegno con cui da anni questa rassegna propone spettacoli italiani e internazionali significativi delle tensioni e tendenze più vive della scena contemporanea.
12. Woyzeck on the Highveld di William Kentridge; Orgy of Tolerance di Jan Fabre.
Valeria Ottolenghi
1. Finale di partita, regia di Massimo Castri; Amleto, regia di Maria Grazia Cipriani.
2. Carmelo Rifici, Dettagli; Lorenzo Loris, La Gilda del Mac Mahon; Gigi Dall’Aglio, Cleopatràs.
3. Guido Buganza (Dettagli).
4. Michele Di Mauro, Enrico 4; Fabrizio Gifuni, L’ingegner Gadda va alla guerra; Alessandro Benvenuti, Auntie and me.
5. Arianna Scommegna (Cleopatràs); Barbara Valmorin (Auntie and me); Francesca Mazza (Spara, trova il tesoro e ripeti).
6. Francesco Colella (Dettagli); Arturo Cirillo (Otello).
7. Elena Ghiaurov; Bruna Rossi; Melania Giglio.
8. Marta Cuscunà; Marco Tizianel (Carichi Sospesi); Giovanni Anzaldo (Roman e il suo cucciolo).
9. La borto di Saverio La Ruina; Schwab, appassionatamente di Maurizio Lupinelli e Eugenio Sideri; Dies irae e L’origine della specie di Daniele Villa (Teatro Sotterraneo).
10. Auntie and me di Morris Panych; Il ponte di pietre e la pelle di immagini di Daniel Danis (Giancarlo Cauteruccio); Coco di Bernard Marie Koltès (Alessio Pizzech e Dario Marconcini).
11. Progetto “Giovani a teatro” (Fondazione Venezia); Progetto “Lars Norén” (Piccolo Teatro); Progetto Teatronet; Compagnie Anagoor, Egumteatro, ricci/forte; stagioni storiche di qualità: “Tracce” (Federico Toni), Teatro dell’Acquario (Cosenza); la mostra “Megaloop” di Tam Teatromusica; Kilowatt Festival; Festival Castel dei Mondi; Festival Granara.
12. L’ora in cui non sapevamo niente l’uno dell’altro di Peter Handke, produzione Schauspielhaus Graz e Szputnyik Shipping Company (Teatro Festival Parma).
Renato Palazzi
1. Il Pinter di Nanni Garella coi pazienti psichiatrici del gruppo Arte e Salute di Bologna; L’ingegner Gadda va alla guerra di Giuseppe Bertolucci e Fabrizio Gifuni.
2. Massimo Castri, Finale di partita; Carmelo Rifici, Dettagli.
3. Guido Buganza, Dettagli.
4. Fabrizio Gifuni, L’ingegner Gadda va alla guerra; Michele Di Mauro, Enrico 4; Alessandro Gassman, Roman e il suo cucciolo; Saverio La Ruina, La borto.
5. Maria Luisa Abate, Nel lago dei leoni; Arianna Scommegna, Cleopatràs; Federica Fracassi, Corsia degli incurabili.
6. Arturo Cirillo, Otello; Francesco Colella, Dettagli.
7. Lucia Vasini, Mistero buffo; Melania Giglio, Dettagli; Bruna Rossi, Il mercante di Venezia.
8. Giovanni Anzaldo, Roman e il suo cucciolo.
9. Daniele Villa per il dittico Dies irae, la fine della specie e L’origine della specie.
10. Dejan Dukovski, The Other Side; Thomas Bernhard, Immanuel Kant.
11. Edoardo Erba, per la personalissima traduzione di Roman e il suo cucciolo; Francesca Benedetti e Franco Graziosi per la struggente interpretazione di Giulietta e Romeo ottantenni in Scene da Romeo & Giulietta; Insonnia Team per i sorprendenti effetti tridimensionali di Les adieux, regia di Benedetto Sicca, produzione CSS Udine.
12. La casa di Bernarda Alba, regia di Lluís Pasqual.
Laura Palmieri
1. [H] L_DOPA, regia di Antonio Latella.
2. Antonio Latella ([H] L_DOPA); Marco Martinelli (L’avaro).
3. Carmelo Giammello (La scuola delle mogli, Malosti).
4. Fabrizio Gifuni (Gadda); Saverio La Ruina (La borto).
5. Francesca Mazza (West, Fanny & Alexander); Federica Fracassi (Corsia degli incurabili).
6. Annibale Pavone (Le nuvole, Latella); Paolo Pierobon (La malattia della famiglia M, Paravidino).
7. Iris Fusetti (La malattia della famiglia M, Paravidino).
8. Vincenzo Nemolato (Punta Corsara, Il signor di Pourceaugnac).
9. Motus, (antigone)contest #2 e #3.
10. Angels in America. Perestroika, Teatridithalia.
11. Fanny & Alexander per tutto il percorso intorno al Mago di Oz.
12. Lipsynch, Robert Lepage (Napoli Teatro Festival Italia); Bamboo Blues, Pina Bausch (Spoleto Festival).
Egidio Pani
1. Brat (fratello), ispirato all’Opera del mendicante di John Gay, coproduzione fra Cantieri Teatrali Koreja di Lecce e Centar Za Kulturu Smederevo.
2. Salvatore Tramacere.
3. Maria Rosaria Ponzetta.
4. Giovani rom di Smederevo (Serbia): Guberinic Miljan, Ibraimi Ajnur, Kriziv Damir, Kriziv Dzemailj, Kurtisi Sead, Lazic Vukosava, Miladinovic Marija, Mladenovic Marija, Pasti Ana, Petrovic Darko, Petrovic Igor, Ramadani Ferdi, Redzepi Ajnur, Sabani Emran, Sulejmani Senad, Stojanovic Marko, Todorovic Danijel, Vulic Andjelka.
9. Compagnia Le Belle Bandiere, Sale.
11. Brat (fratello): cura del movimento di Silvia Traversi, musiche di Admir Shkurtaj, eseguite dal vivo da Giorgio Distante, Redi Hasa, Admir Shkurtaj, luci e suoni di Mario Daniele e Angelo Piccinni.
Carlo Maria Pensa
1. Immanuel Kant di Thomas Bernhard; Le sedie di Ionesco.
2. Massimo Castri per Finale di partita di Beckett; Ferdinando Bruni per Shopping & Fucking di Mark Ravenhill.
3. Pietro Carriglio per La locandiera di Goldoni; Jean-Marc Stehlé per Aspettando Godot di Beckett.
4. Glauco Mauri in L’inganno (Sleuth) di Anthony Shaffer; Giorgio Albertazzi in La casa di Ramallah di Tarantino.
5. Mariangela Melato in Il dolore di Marguerite Duras; Federica Fracassi in Corsia degli incurabili di Patrizia Valduga.
6. Antonio Zanoletti in Aiace di Sofocle; Giancarlo Condé in La stanza di Pinter.
7. Franca Nuti in Donna Rosita nubile; Irene Petris in Le signorine di Wilko di Iwaszkiewicz; Gaia Insegna in La professione della signora Warren di Shaw.
8. Camilla Semino Favro in Shopping & Fucking di Ravenhill; Guido Saudelli in La notte dell’angelo.
9. Vedove nere di Enrico Groppali; La casa di Ramallah di Tarantino.
10. Shakespeares Sonette di Wilson/Berliner Ensemble*.
11. Andrée Ruth Shammah che ha creato nuovi spazi e proposto nuovi programmi al Teatro Franco Parenti di Milano.
12. La casa di Bernarda Alba di García Lorca/Teatre Nacional de Catalunya; Pene d’amor perdute di Shakespeare/Malij Teatr San Pietroburgo, regia di Lev Dodin.
Gianandrea Piccioli
Premessa. Da quello che ho visto direttamente, da quanto ho letto o sentito, non mi è sembrato un anno di particolare effervescenza. Probabilmente la considerazione in cui l’attuale governo tiene la cultura in generale e il teatro in particolare grava perlomeno sullo stato d’animo dei teatranti, oltre che su quello di molti cittadini. Si finisce quindi per cadere sui valori consolidati, anche se ci sono molte cose interessanti ma periferiche o marginali, e proprio per questo non sempre facilmente accessibili, se non ai festival. Qui bisognerebbe aprire il doloroso discorso sul circuito distributivo, le sue distorsioni e le sue grettezze (“condominiali” direbbe Renata Molinari).
1. Finale di partita, con la regia di Massimo Castri, prodotto da Ert. Il progetto registico, assecondato da Vittorio Franceschi e Milutin Dapcevic e da Maurizio Balò, fuoriesce efficacemente dalla koiné beckettiana e fa percepire con evidenza l’impasse della nostra contemporaneità. Chiusura al futuro, esclusione della vita, accidia impotente. E l’irruzione delle voci infantili resta inascoltata.
2. Carmelo Rifici per Dettagli di Lars Norén prodotto dal Piccolo Teatro di Milano.
3. Ancora una volta Margherita Palli, ora per Il mercante di Venezia, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano.
4. Fabrizio Gifuni in L’ingegner Gadda va alla guerra.
5. Elena Callegari in La Gilda del Mac Mahon, prodotto da Out Off.
6. Fausto Russo Alesi come Shylock nel Mercante di Venezia del Piccolo Teatro di Milano (so che l’ha già vinto l’anno scorso, ma qui, nonostante alcuni “ovadismi”, è ancora una volta straordinario).
8. Tutto il gruppo degli interpreti di Il signor di Pourceaugnac, prodotto da Punta Corsara.
9. Albero senza ombra di César Brie, prodotto da Fondazione Pontedera Teatro.
10. Love and Money di Dennis Kelly, prodotto da Teatro Filodrammatici eThica?.
11. Associazione Olinda di Milano che organizza l’ottimo festival teatrale “Da vicino nessuno è normale” e che da quest’anno ha inaugurato anche la residenza teatrale annessa al Teatro La Cucina; Teatro della Cooperativa di Milano per il programma sempre attento al sociale e al politico in tempi in cui certi temi sono tanto fuori moda; la Casa della Carità di Don Colmegna e il Piccolo Teatro di Milano per le modalità della tournée milanese dell’Odin Teatret; premio alla memoria a Torgeir Wethal, protagonista di spettacoli memorabili, generoso e ironico animatore di tanta vita teatrale europea (e non solo) dagli anni Sessanta del secolo scorso.
12. Love is my sin di Peter Brook con Natasha Perry e Michael Pennington, prodotto dal Theâtre des Bouffes du Nord e ospitato al Romaeuropa Festival: 35 sonetti di Shakespeare che per un’ora catturano lo spettatore grazie al montaggio e alla magia dell’interpretazione.
Magda Poli
1. La locandiera di Goldoni (Carriglio); Scene da Romeo & Giulietta (Tiezzi).
2. Nanni Garella per i tre atti unici di Pinter (Il linguaggio della montagna – Il bicchiere della staffa – Party time); Massimo Castri per Finale di partita.
3. Guido Buganza per Dettagli di Lars Norén; Pierpaolo Bisleri per Scene da Romeo & Giulietta.
4. Fabrizio Gifuni per L’ingegner Gadda va alla guerra; Roberto Trifirò per Parole che cadono dalla bocca; Vittorio Franceschi per Finale di partita.
5. Galatea Ranzi per La locandiera; Elena Ghiaurov per Dettagli; Elena Callegari per La Gilda del Mac Mahon; Arianna Scommegna per Cleopatràs.
6. Roberto Latini per Scene da Romeo & Giulietta.
7. Barbara Valmorin per Auntie and me; Ida Marinelli per Perestroika.
8. Caterina Simonelli per Scene da Romeo & Giulietta.
9. La borto di Saverio La Ruina.
10. Immanuel Kant di Thomas Bernhard; Dettagli di Lars Norén.
11. Festival Ipercorpo; Festival Pinter di Udine del CSS.
12. Robert Lepage, Lipsynch; La casa di Bernarda Alba di Lluís Pasqual.
Oliviero Ponte di Pino
È un brutto momento per la democrazia italiana. Ed è un brutto momento anche per il teatro (e per la cultura) italiani. Non so se tra le due cose ci sia un nesso, ma se penso agli spettacoli che ho visto nella scorsa stagione (e a quelli che non mi è venuta voglia di andare a vedere) e li confronto con quelli visti in passato, metterei solo una bella sfilza di “n.a.”. Anche perché, per me, un anno senza Patalogo è un anno senza teatro. E un teatro che di fatto non usa e non sostiene il Patalogo come dovrebbe non merita molta attenzione: è un teatro che non ha il coraggio di guardarsi allo specchio, è un teatro senza orgoglio. Sperando in un’annata migliore, mi sono sforzato di dare qualche segnalazione.
1. Il signor di Pourceaugnac.
3. Masque Teatro (La macchina di Kafka).
4. Filippo Timi (la nuova versione di Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche); Fabrizio Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra).
5. Saverio La Ruina (La borto); Ermanna Montanari (Ouverture per Alcina).
11. ricci/forte, inevitabilmente per la forza della disperazione; Giulio Cavalli, perché se va in giro con la scorta vuol dire che il teatro serve ancora a qualcosa; Tam Teatromusica, per i suoi trent’anni; Claudio Meldolesi, alla memoria, per la drammaturgia della Terza vita di Leo.
12. Woyzeck on the Highveld regia di William Kentridge.
Andrea Porcheddu
1. Spara, trova il tesoro e ripeti (Arcuri, Accademia degli Artefatti); Nel disastro (Roberto Castello, Aldes); Auguri e figli maschi (Latella, Nuovo Teatro Nuovo).
2. Armando Punzo (Alice); Marco Martinelli (L’avaro).
3. Teatrino Giullare (La stanza); Luca Baldini (L’uomo dal fiore in bocca); Anagoor (Progetto Fortuny); Dario Gessari (Otello).
4. Fabrizio Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra); Massimo Popolizio (Cyrano); Giancarlo Ilari (L’ultimo nastro di Krapp).
5. Laura Marinoni (Baccanti); Ermanna Montanari (L’avaro); Monica Samassa (Troilo e Cressida).
6. Arturo Cirillo (Jago in Otello); Roberto Latini (L’uomo dal fiore in bocca); ex aequo: Fabio Bussotti e Elia Schilton (Aspettando Godot).
7. Monica Piseddu (Otello, regia Cirillo); Francesca Mazza (Spara, trova il tesoro e ripeti, regia Arcuri); Annalisa Canfora (La storia del comunismo spiegata ai malati di mente).
8. Monica Ceccardi (Giulietta, Aida, Verona); Eva Geatti (Cosmesi).
9. Enzo Moscato (La magnificienza del terrore)*; Teatro sotterraneo (Dies irae); ricci/forte (Pinter’s Anatomy); Rosella Postorino (Tu (non) sei il tuo lavoro).
10. La modestia (Spregelburd).
11. Progetto Pinter CSS (uso degli spazi, drammaturgia, innovazione); Virgilio Sieni (Accademia del gesto, progetti di Marsiglia e Dro); Romaeuropa Festival (25 anni di attività); Tam Teatromusica, Padova (30 anni di teatro); Punta Corsara (progetto); Gianni Staropoli (luci); Pasquale Mari (luci); Emanuela Dall’Aglio (costumi); B.motion, Bassano e Fondamenta Nuove di Venezia (lavoro sul territorio); Menoventi (ricerca sulla ricezione dello spettatore); Odemà (ricerca drammaturgica); Ambra Senatore (coreografia); Fagarazzi/Zuffellato (ricerca multimediale e sulla ricezione); OHT (ricerca scenografica per Bios Unlimited); Progetto Pocket Shakespeare (Teatro Due); Progetto Teatri Abitati, Regione Puglia.
Franco Quadri
1. [H] L_DOPA di Antonio Latella (Nuovo Teatro Nuovo di Napoli); Roman e il suo cucciolo; Bizarra; Amleto (Teatro del Carretto); L’ingegner Gadda va alla guerra.
2. Alessandro Gassman (Roman e il suo cucciolo e Immanuel Kant); Giuseppe Bertolucci (L’ingegner Gadda va alla guerra); Antonio Latella ([H] L_DOPA); Valerio Binasco (Sonno); Stefano Massini (Frankenstein); Manuela Cherubini (Bizarra).
3. Gianluca Amodio (Roman e il suo cucciolo e Immanuel Kant); Clelio Alfinito ([H] L_DOPA); Laura Benzi (Sonno).
4. Fabrizio Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra); Alessandro Gassman (Roman e il suo cucciolo); Armando Punzo (Alice nel Paese delle Meraviglie); Fausto Russo Alesi (Il mercante di Venezia e 20 novembre).
5. Mariangela Melato (Il dolore); Francesca Mazza (West e i lavori del Mago di Oz); Elena Callegari (La Gilda del Mac Mahon); Elsa Bossi (Amleto).
6. Nello Mascia (La locandiera); Arturo Cirillo (Otello); Francesco Colella (Dettagli); Manrico Gammarota (Roman e il suo cucciolo); Daniele Russo (Bizarra).
7. Paolo Fosso (Immanuel Kant); Mauro Marino (Immanuel Kant); Cristina Spina (I fratelli Karamazov)*; Ida Marinelli (Prestroika).
8. Giovanni Anzaldo; Emiliano Masala*; Deniz Erdogan; Gabriele Di Luca.
9. Kraepelin (Davide Carnevali); La borto (Saverio La Ruina); Gramsci a Turi* e La casa di Ramallah (Antonio Tarantino); La malattia della famiglia M (Fausto Paravidino).
10. Immanuel Kant (Thomas Bernhard); Dettagli (Lars Norén); L’origine della specie e Dies irae (Teatro Sotterraneo/Daniele Villa).
10. Il ciclo di Fanny & Alexander dedicato al Mago di Oz; Kilowatt Festival; la presenza di Roberto Saviano; Festival Castel dei Mondi; Revolution Festival ovvero la trasformazione del Quirino.
11. Lipsynch (Robert Lepage); La paranoia (Rafael Spregelburd); John Gabriel Borkmann (Thomas Ostermeier); Orgy of Tolerance (Jan Fabre).
Domenico Rigotti
1. Difficile la scelta tra il monumentale Angels in America di Tony Kushner (un dittico), il folgorante L’ingegner Gadda va alla guerra con Gifuni e La locandiera di Goldoni (Teatro Stabile di Palermo): ex aequo pertanto.
2. Ferdinando Bruni e Elio De Capitani per Angels in America. Seconda parte: Perestroika; Massimo Castri per Finale di partita di Beckett.
3. Jean-Marc Stehlé (Aspettando Godot di Beckett, Teatro Stabile di Genova).
4. Fabrizio Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra); Fausto Russo Alesi (Il mercante di Venezia e 20 novembre).
5. Mariangela Melato (Il dolore di Marguerite Duras); Arianna Scommegna (Cleopatràs di Giovanni Testori, regia di Gigi Dall’Aglio); Federica Fracassi (Corsia degli incurabili di Patrizia Valduga, regia di Valter Malosti).
6. Milutin Dapcevic (Finale di partita, regia di Massimo Castri); Alessandro Argnani (L’avaro, regia di Marco Martinelli); Francesco Colella (Il mercante di Venezia, regia di Luca Ronconi e Dettagli, regia di Carmelo Rifici).
7. Franca Nuti (Donna Rosita nubile, regia di Lluís Pasqual); Bruna Rossi (Il mercante di Venezia); Melania Giglio (Dettagli).
8. Camilla Semino Favro (Shopping & Fucking, regia di Ferdinando Bruni); Guido Saudelli (La notte dell’angelo, regia di Antonio Calenda); Giovanni Anzaldo (Roman e il suo cucciolo).
9. La borto di Saverio La Ruina (produzione Scena Verticale).
10. Sleuth di Anthony Shaffer; Immanuel Kant di Thomas Bernhard.
11. Roberto Saviano: da “abusivo” del teatro, coraggiosamente uscendo dal suo spazio di solitudine, ha saputo conquistare il pubblico con grazia e talento con il suo monologo La bellezza e l’inferno, mirabile j’accuse contro il cancro della mafia e i mali del mondo; Teatro a Corte: originale rassegna che ha occupato alcuni dei luoghi fra i più belli d’Italia (storiche regge e giardini) promuovendone la conoscenza presso un pubblico il più vasto ed eterogeneo possibile; Nuova Scena Arena del Sole: da segnalare lo spettacolo di Nanni Garella con gli attori di Arte e Salute costruito su tre straordinari stuck di Pinter.
12. Lipsynch di Robert Lepage; La casa di Bernarda Alba di García Lorca, regia di Lluís Pasqual; Hotel Paradiso della Familie Flöz.
Gabriele Rizza
1. Scene da Romeo & Giulietta (Federico Tiezzi); Don Chisciotte (Antonio Latella); La presidentessa (Massimo Castri).
2. Antonio Latella (Le nuvole); Federico Tiezzi (Scene da Romeo & Giulietta); Massimo Castri (Finale di partita).
3. Maurizio Balò (Finale di partita); Pierpaolo Bisleri (Scene da Romeo & Giulietta); Andris Freibergs (Le signorine di Wilko).
4. Milutin Dapcevic (Finale di partita, Massimo Castri); Stefano Laguni (Don Chisciotte, Antonio Latella); Fabrizio Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra).
5. Elena Bucci (La locandiera, Le Belle Bandiere); Chiara Guidi (Ingiuria).
6. Roberto Latini (Scene da Romeo & Giulietta).
7. Barbara Valmorin (Auntie and me); Ida Marinelli (Angels in America. Seconda parte: Perestroika).
8. Marta Cuscunà; Gabriele Di Luca.
9. Albero senza ombra (César Brie); Don Chisciotte (Federico Bellini, regia Latella); La casa di Ramallah (Antonio Tarantino).
10. Auntie and me di Morris Panich; Coco di Bernard-Marie Koltès.
11. Kilowatt Festival, Borgo San Sepolcro; Virgilio Sieni, esperienza Cantieri Cango a Firenze; il Teatro delle Donne, Calenzano (Firenze); Compagnia Cuocolo-Bosetti; il binomio Rezza-Mastrella.
12. John Gabriel Borkmann (Thomas Ostermeier); La vérité 25 x par seconde (Frédéric Flamand); Cabaret Hamlet (Matthias Langhoff).
Rodolfo Sacchettini
1. West di Fanny & Alexander; Too late! di Motus; L’origine della specie di Teatro Sotterraneo.
2. Virgilio Sieni per Tristi tropici; Armando Punzo per Alice nel Paese delle Meraviglie. Saggio sulla fine di una civiltà; Fabrizio Arcuri per la parte conclusiva di Spara, trova il tesoro e ripeti.
3. La prima periferia di Pathosformel; Periodonero di Cosmesi; Nessun dorma di Kinkaleri.
4. Claudio Morganti; Vlada Aleksic per Too late! di Motus; Gipi (Gianni Pacinotti) in Essedice di Sacchi di Sabbia.
5. Francesca Mazza in West e per il progetto “Spara, trova il tesoro e ripeti”; Ermanna Montanari in L’avaro di Teatro delle Albe.
6. Gianni Farina; Alessandro Miele per Postilla di Menoventi (perché il protagonista è lo spettatore); Pieraldo Girotto per Spara, trova il tesoro e ripeti.
7. Consuelo Battiston.
8. Eva Geatti (Periodonero di Cosmesi).
9. Sacchi di Sabbia, Essedice.
10. Terrore e miseria di Mark Ravenhill (Fabrizio Arcuri).
11. All’Accademia degli Artefatti per il seriale progetto “Spara, trova il tesoro e ripeti” di Mark Ravenhill; a Fanny & Alexander per la conclusione dell’intero viaggio dentro Oz; a Motus per i “contest” dedicati alla figura di Antigone; a Sergio Gutiérrez, Magda Guidi, Andrea Petrucci, i tre disegnatori che hanno “animato” L’ultima volta che vidi mio padre di Chiara Guidi/Socìetas Raffaello Sanzio; a Punta Corsara per quello che ha fatto e quello che, speriamo, potrà fare ancora.
12. Domini Públic di Roger Bernat (Spagna), Es.terni.
Attilio Scarpellini
1. Sonno – uno studio da Jon Fosse di Valerio Binasco; Nel disastro di Roberto Castello (Aldes).
2. Valerio Binasco; Fabrizio Arcuri (Terrore e miseria).
3. Madeleine (Muta Imago).
4. Saverio La Ruina (La borto); Gaetano Ventriglia (Il Premio Dostoevskij e Delitto e castigo).
5. Francesca Mazza (West); Alessandra Cristiani (Opheleia); Silvia Garbuggino (Il Premio Dostoevskij e Delitto e castigo).
6. Armando Iovino (Senza Lear); Roberto Latini (L’uomo dal fiore in bocca).
8. Elena Borgogni (Melò).
9. Primi passi sulla luna (Andrea Cosentino).
10. Terrore e miseria di Mark Ravenhill (Accademia degli Artefatti).
11. Progetto Punta Corsara di Napoli-Scampia per aver coniugato il lavoro sul territorio (e su un territorio in emergenza) con una dimensione artistica nazionale, puntando non all’evento ma al radicamento e alla continuità; Gianni Staropoli per il contributo sostanziale e non decorativo che il suo disegno luci ha dato alla riuscita di molti spettacoli della nuova scena italiana.
12. La douleur di Marguerite Duras, regia di Patrice Chéreau e Thierry Thieû Niang; Buenos Aires, scritto e diretto da Rafael Spregelburd.
Gherardo Vitali Rosati
1. Scene da Romeo & Giulietta, Federico Tiezzi; Erodiàs, Sandro Lombardi; Albero senza ombra, César Brie, Fondazione Pontedera Teatro.
2. Antonio Latella, Le nuvole; Armando Punzo, Alice nel Paese delle Meraviglie; Federico Tiezzi, Scene da Romeo & Giulietta.
3. Scene da Romeo & Giulietta, Pierpaolo Bisleri; Le signorine di Wilko, Andris Freibergs; La metamorfosi. Prima mutazione, Città di Ebla.
4. Edoardo Ribatto, Angels in America parte II; Annibale Pavone, Le nuvole; Giandomenico Cupaiuolo, Amleto, Teatro del Carretto.
5. Adriana Asti, Giorni felici*; Barbara Valmorin, Auntie and me; Pamela Villoresi, Appuntamento a Londra; Silvia Guidi, Strani Umori II (Teatro della Limonaia), La principessa Bianca (Archètipo).
6. Manrico Gammarota, Roman e il suo cucciolo; Ciro Masella, Scene da Romeo & Giulietta e L’Italia s’è desta; Roberto Latini, Scene da Romeo & Giulietta e L’uomo dal fiore in bocca (Compagnia Sandro Lombardi).
7. Ida Marinelli, Angels in America parte II; Valentina Banci, Uomo senza meta (Intercity).
8. Caterina Simonelli, Scene da Romeo & Giulietta; Daniele Bonaiuti, L’Italia s’è desta.
9. César Brie, Albero senza ombra; Francesco Niccolini, Frankenstein (Koreja)*; Antonio Tarantino, La casa di Ramallah.
10. Auntie and me, Morris Panych; Uomo senza meta, di Arne Lygre (Intercity Oslo).
11. Virgilio Sieni, per l’esperienza di Cango; Angelo Linzalata, per le luci di Amleto del Teatro del Carretto; Oblivion Show.
12. La vérité 25 x par seconde, Frédéric Flamand, Fabbrica Europa.
Silvana Zanovello
1. Roman e il cucciolo.
2. Alessandro Gassman.
3. Misura per misura (Jean-Marc Stelhé e Catherine Rankl).
4. Alessandro Gassman.
5. Mariangela Melato.
6. Manrico Gammarota.
7. Alice Arcuri.
8. Barbara Moselli.
9. Sangue di Laura Sicignano.
10. Controtempo di Christian Simeon*.
11. Festival Andersen; Italiani, italieni, italioti.
12. Shakespeares Sonette, Bob Wilson.
Ettore Zocaro
1. Il mercante di Venezia, regista Luca Ronconi; Elisabetta II di Thomas Berhnard; Amleto di Maria Grazia Cipriani (Teatro del Carretto).
2. Ferdinando Bruni e Elio De Capitani per Angels in America parte II; Federico Tiezzi per I promessi sposi alla prova*; Enzo Vetrano e Stefano Randisi per I giganti della montagna.
3. Ezio Frigerio per Donna Rosita nubile, regista Lluís Pasqual.
4. Glauco Mauri per L’inganno; Gabriele Lavia per Danza di morte; Alessandro Gassman per Roman e il suo cucciolo.
5. Mariangela Melato per Il dolore; Maria Paiato per Erodiade; Galatea Ranzi per La locandiera.
6. Roberto Sturno per L’inganno.
7. Elena Russo Arman; Giulia Lazzarini per La casa di Bernarda Alba.
8. Elena Callegari*; Caterina Marino.
9. La casa di Rammallah di Antonio Tarantino (edizione con Giorgio Albertazzi); La malattia della famiglia M di Fausto Paravidino; Piazza d’Italia, drammaturgia di Maria Maglietta dal romanzo di Antonio Tabucchi.
10. Immanuel Kant di Thomas Bernhard; Dettagli di Lars Norén; Sonno da Jon Fosse, di Valerio Binasco.
11. Tancredi e Clorinda dell’Associazione Figli d’Arte di Mimmo Cuticchio; La principessa sirena della Kismet OperA; per la danza Tristi tropici di Virgilio Sieni; evento speciale: La bellezza e l’inferno di Roberto Saviano al Piccolo Teatro di Milano; La borto di Saverio La Ruina.
12. Shakespeares Sonette di Robert Wilson (Festival di Spoleto); Woyzeck on the Highveld di Georg Büchner, diretto da William Kentridge; La douleur di Marguerite Duras, diretto da Patrice Chéreau (con Domenique Blanc).
I risultati del ballottaggio
Alla raccolta delle preferenze è seguito anche quest’anno il ballottaggio tra i nomi più votati, che risultano dalle schede riportate qui sopra. A ciascuno dei 53 critici partecipanti è stato quindi domandato di scegliere un solo candidato per categoria.
Il ballottaggio finale ha dato i seguenti risultati:
1. Spettacolo dell’anno
Finale di partita di Samuel Beckett (Massimo Castri, Ert-Emilia Romagna Teatro, Teatro di Roma, Fondazione Teatro Metastasio) 13; L’ingegner Gadda va alla guerra da Carlo Emilio Gadda e William Shakespeare (Giuseppe Bertolucci, Fabrizio Gifuni) 13; Roman e il suo cucciolo di Reinaldo Povod (Alessandro Gassman, Teatro Stabile d’Abruzzo, Società per Attori, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni) 13; Scene da Romeo & Giulietta da William Shakespeare (Federico Tiezzi, Fondazione Teatro Metastasio – Stabile della Toscana) 8; Amleto da William Shakespeare (Maria Grazia Cipriani, Teatro del Carretto) 4.
2. Miglior regia
Armando Punzo (Alice nel Paese delle Meraviglie da Lewis Carroll) 20; Massimo Castri (Finale di partita di Samuel Beckett) 15; Carmelo Rifici (Dettagli di Lars Norén) 15.
3. Miglior scenografia
Andris Freibergs (Le signorine di Wilko) 20; Guido Buganza (Dettagli) 12; Cikuska (La stanza) 5.
4. Miglior attore
Fabrizio Gifuni (L’ingegner Gadda va alla guerra) 29; Saverio La Ruina (La borto) 13; Alessandro Gassman (Roman e il suo cucciolo) 10.
5. Miglior attrice
Francesca Mazza (West e Progetto Ravenhill) 24; Mariangela Melato (Il dolore) 15; Arianna Scommegna (Cleopatràs) 8; Federica Fracassi (Corsia degli incurabili) 4.
6. Miglior attore non protagonista
Francesco Colella (Dettagli e Il mercante di Venezia) 17; Roberto Latini (L’uomo dal fiore in bocca e Scene da Romeo & Giulietta) 16; Arturo Cirillo (Otello) 15.
7. Miglior attrice non protagonista
Ida Marinelli (Angels in America. Seconda parte: Perestroika) 21; Melania Giglio (Dettagli) 17; Bruna Rossi (Il mercante di Venezia) 6.
8. Nuovo attore o attrice (under 30)
Giovanni Anzaldo 15; Marta Cuscunà 12; Eva Geatti 8; Camilla Semino Favro 5.
9. Nuovo testo italiano o ricerca drammaturgica
La borto di Saverio La Ruina 35; La casa di Ramallah di Antonio Tarantino 9; La malattia della famiglia M di Fausto Paravidino 6.
10. Nuovo testo straniero
Bizarra di Rafael Spregelburd 18; Immanuel Kant di Thomas Bernhard 18; Dettagli di Lars Norén 10.
11. Migliore spettacolo straniero presentato in Italia
Lipsynch (Robert Lepage, Ex Machina e Théâtre Sans Frontières) 25; La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca (Lluís Pasqual, Teatre Nacional de Catalunia e Teatro Español de Madrid) 10; Shakespeares Sonette di Robert Wilson e Rufus Wainwright (Berliner Ensemble) 9.
12. Premi speciali
Punta Corsara, la scena dei ragazzi di Scampia alla riprova di un teatro di apprendimento vissuto assieme alle persone di un territorio difficile, che hanno potuto trovare nelle forme dell’esperienza artistica occasioni di vita ulteriore e strumenti di restauro morale. Un progetto coraggioso, capace di lavorare sul territorio con un respiro nazionale incrementando un ricambio generazionale, sia sul versante artistico che su quello tecnico e organizzativo, di cui il nostro paese ha davvero bisogno 36.
Roberto Saviano, da “abusivo” del teatro si fa inatteso narrattore che coraggiosamente esce dal suo spazio di solitudine e conquista il pubblico con grazia e talento con il suo monologo La bellezza e l’inferno, mirabile j’accuse contro il cancro della mafia e i mali del mondo 29.
Kilowatt Festival, attività di sguardi incrociati tra pubblico, artisti e critici in cui è nascosta la forza eversiva di un punto di vista davvero nuovo. Coinvolto in questa gara popolare un gruppo di spettatori ribattezzati “Visionari”, cittadini appassionati ma non esperti, che partecipano alla scelta degli spettacoli e insieme a critici vecchi e nuovissimi si impegnano nella ricerca di un teatro da pensare e costruire 21.